Residui di streptomicina nel miele: sensibilità validata fino a 1 ppb
Nonostante l’adozione di livelli d’azione diversi in diversi paesi del mondo, in Europa è proibito l’utilizzo di farmaci veterinari per il trattamento delle api e, nominalmente, non vi è tolleranza per la presenza di tracce, anche accidentali.
Le ricercatrici di Eurofins Tecna, guidate da Francesca Diana, hanno di recente rilasciato una nuova procedura di preparazione del miele per il kit ELISA B ZERO STREPTO.
Si tratta di una metodica estremamente semplice e veloce, in tampone, che non prevede passaggi di immuno-purificazione, che applica un fattore di diluizione minore rispetto a quello tradizionale e permette quindi di spostare il range di misura del kit. Analizzando 30 campioni di diverso colore, origine e tipologia, è stato possibile definire che il kit non soffre di effetto matrice quando i campioni di miele non sono contaminati con streptomicina. Addizionando gli stessi materiali con una soluzione di streptomicina alla concentrazione di 1 ppb, è possibile ottenere un errore beta del 5% ed uno scostamento medio dei valori di inibizione di circa 20 punti percentuali.
«La matrice miele è piuttosto complessa, per alcuni saggi immunoenzimatici è necessario processare i campioni in modo differente a seconda della tipologia di miele, o della sua colorazione. In questo caso è stato possibile uniformare la preparativa, mantenerla estremamente semplice e validare un CCbeta a 1 ppb, quando con la metodica già in libretto di istruzioni la sensibilità del saggio è pari a 5 ppb» spiega Diana.
«Il kit B ZERO STREPTO» continua « è estremamente economico, perché non ha la calibrazione. Eurofins Tecna è la sola azienda a disporre di un portafoglio di kit analitici senza calibrazione fisica per la ricerca dei residui dei farmaci veterinari negli alimenti. La rimozione della curva di taratura è possibile grazie alla robustezza dei reagenti impiegati, e non inficia la qualità dei risultati. Va detto comunque che per la ricerca di antibiotici nel miele la dose del campione ha un senso limitato, ciò che è fondamentale è intercettare la contaminazione per poter quarantenare la partita e non immetterla sul mercato».
Di Giulia Rosar