La soia OGM è davvero così rara?

soia ogm

Se, in principio, la soia come alimento poteva rimandare col pensiero a qualcosa di esotico e lontano dalle nostre abitudini comuni, oggi è entrata a far parte della nostra alimentazione con una percezione sicuramente diversa.

Se, in principio, la soia come alimento poteva rimandare col pensiero a qualcosa di esotico e lontano dalle nostre abitudini comuni, oggi è entrata a far parte della nostra alimentazione con una percezione sicuramente diversa.

La coltivazione della soia, già presente in Asia fin dal 2800 a.C. ha cominciato a diffondersi dal XIX secolo fino ad arrivare, nella seconda metà del 900, a raggiungere ogni angolo del mondo[1].

I più grandi produttori di soia ad oggi, come Stati Uniti d’America, Brasile e Argentina, forniscono circa l’80% della soia mondiale, grazie anche allo sviluppo delle varietà geneticamente modificate resistenti agli erbicidi e agli insetti, con una stima della produzione totale intorno alle 360 milioni di tonnellate (Faostat).

In questo mercato, l’Unione Europea ricopre un ruolo secondario (“solo” 2,7 milioni di tonnellate, circa lo 0,7% nel 2019) in cui Italia insieme a Francia e Romania rientrano tra i principali produttori.

In particolare secondo le stime disponibili del 2019, nel nostro Paese sono stati coltivati 273 mila ettari per una produzione di circa 1 milione di tonnellate, corrispondente più o meno al 42% della produzione totale europea.

Nonostante queste cifre, la produzione interna non è tuttavia sufficiente a soddisfare il fabbisogno nazionale che si aggira in un range tra il 20 e il 30% ed è per questo motivo che, in Italia si importano circa 5 milioni di tonnellate di soia dall’estero ogni anno (USDA, Anacer).

Questo tipo di scenario potrebbe essere forse fonte di stupore per il consumatore medio, ma sicuramente non per le industrie alimentari!  Nonostante l’ingente recente aumento della richiesta di proteine vegetali alternative nella dieta delle persone, la soia viene tuttora principalmente adoperata nella produzione di mangimi animali da allevamento o per l’estrazione della lecitina come emulsionante.

Se si considera che almeno il 90% della produzione mondiale di soia è basata su coltivazioni OGM, si comprende facilmente quanto sia fondamentale verificare la presenza di organismi geneticamente modificati in conformità a quanto previsto dal regolamento CE 1830/2003 in termini di etichettatura.

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di Giovanni Dedenaro

 

[1] Debunking Soybean Myths and Legends in the Historical and Popular Literature - https://acsess.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.2135/cropsci2005.0473