Aflatossina M1: una tossina diversa dalle altre

Aflatossina M1: una tossina diversa dalle altre

Le aflatossine sono micotossine derivanti da due specie di Aspergillus (Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticus), un fungo che si ritrova soprattutto in zone con un clima di tipo caldo e umido, conosciute in letteratura a causa delle loro proprietà genotossiche e cancerogene.

L’esposizione a questa tipologia di tossine può avvenire attraverso l’alimentazione con il consumo di prodotti alimentari contaminati prima o dopo la raccolta o, nel caso di cibi derivati animali, a partire dalla loro presenza nei mangimi per il bestiame. L'aflatossina B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti in termini di genotossicità e cancerogenicità, mentre l'aflatossina M1 è uno dei principali metaboliti dell'aflatossina B1 negli animali e può essere presente nel latte proveniente da animali nutriti con mangimi contaminati da aflatossina B1. In particolare, il tasso di passaggio (carry-over) dell’aflatossina M1 nel latte risulta essere correlato prevalentemente al livello produttivo degli animali e alla fase di lattazione ed è variabile tra il 2 ed il 6%.

Per preservare la salute dei consumatori e ridurre al massimo l’esposizione alle aflatossine, l’Unione Europea agisce armonizzando con una normativa condivisa i controlli necessari per l’immissione in commercio degli alimenti ed i limiti massimi consentiti in alimenti e mangimi a tutela della salute umana ed animale. Infatti, i tenori massimi di aflatossine e di altri contaminanti negli alimenti sono indicati nel regolamento (CE) 1881/2006 e relative successive modifiche, mentre le disposizioni relative ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di micotossine sono state introdotte con il regolamento (CE) n. 401/2006, insieme alla direttiva 2002/32/CE che riporta i livelli massimi di contaminanti, comprese le aflatossine, ammessi nei mangimi. Considerando, tuttavia, che le variazioni nella presenza di specifiche classi di micotossine sono variabili in base all’andamento climatico di anno in anno, a questi regolamenti si affianca una raccomandazione 2006/576/CE specifica per le aflatossine.

In un comunicato dell’inizio di quest’anno, il CNSA (Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare), indicava che i dati disponibili per il latte italiano fino a quel momento non evidenziavano particolari problemi di contaminazione, mentre i dati relativi ai formaggi risultavano essere molto variabili e legati al fattore di concentrazione e alla ripartizione fra proteine del siero e caseine. Considerando le preoccupanti caratteristiche delle micotossine in esame, il CNSA raccomandava e raccomanda tuttora di mantenere e rafforzare le misure di controllo e prevenzione già in atto per le filiere lattiero-casearie.

Tra le tecnologie facili ed economiche da utilizzare per effettuare i controlli, sicuramente l’ELISA si rileva un’alleata affidabile di lunga data. Eurofins Tecna può supportarvi offrendo I'Screen AFLA M1 milk, un saggio immunoenzimatico sviluppato dai nostri ricercatori nei primi anni 2000, nei laboratori di Trieste, presso il campus di Area Science Park. Da allora, il kit è stato impiegato per il controllo dell'aflatossina M1 nel latte da decine di industrie lattiero-casearie, laboratori ed enti di controllo pubblico, in Italia ed all'estero, dimostrando di essere un sistema analitico affidabile in routine e prezioso nei periodi di crisi, ed è l’unico in commercio ad aver ricevuto quest’anno la qualifica di AOAC Performance Tested Methods. Oltre la linea I'Screen di kit ELISA ad alta sensibilità, particolarmente affidabili, caratterizzati dall’elevatissima correlazione con le metodiche analitiche metrologicamente superiori ed applicabili al sistema automatizzato BOLT, per la ricerca dell’aflatossina M1 è disponibile anche la linea B ZERO di kit ELISA con curva di calibrazione virtuale (curva master), con un unico standard per l’ottimizzazione dei costi e le esigenze dei piccoli laboratori.

Per maggiori informazioni consultate la sezione dedicata all’aflatossina M1 oppure scriveteci alla mail Support.ET.Trieste@eurofins.com

 

Per approfondire:

https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/aflatoxins-food

https://www.arapiemonte.it/wp-content/uploads/2017/09/05.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/4603.pdf

https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=3065